Il carbone e il diamante: la Corrispondenza

“È vero senza menzogna, certo e verissimo, che ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare il miracolo della Cosa Una.”

Questi sono i primi versi della Tavola di Smeraldo, un antico testo sapienziale della cultura gnostica occidentale, che è la base di tutta la cultura alchemica ed esoterica giunta sino ad oggi.
È un testo attribuito ad Ermete Trismegisto, Grande Maestro del passato.
In questi versi è celata la chiave della comprensione profonda di tutto il Creato e del funzionamento della Manifestazione Divina.
Questa chiave è il Principio di Corrispondenza, uno strumento cognitivo essenziale per poter “aprire le Porte del Tempio”.

Esso tuttavia non può essere compreso  dalla ragione intellettuale né dal pensiero logico, ma è il frutto che appare sull’albero della mente intuitiva del discepolo, quando egli è pronto.
Infatti, ciascun discepolo, lungo il proprio sentiero evolutivo e spirituale, incontra e riconosce il proprio Piombo, la propria parte “inferiore”, non integrata. Essa è composta dalle ferite e dai traumi emotivi che caratterizzano la nostra persona ed anche dagli strati più densi e meno evoluti della coscienza in cui dimorano le primissime entità vitali che hanno popolato e popolano ancora oggi il pianeta Terra (istinti, pulsioni, brame, desideri…).
I sette vizi capitali (lussuria, gola, avarizia, accidia, ira, invidia e superbia), l’attaccamento, il possesso, l’orgoglio e la paura sono caratteristiche principali di questo livello di coscienza inferiore.
Ciascun ricercatore spirituale o discepolo veramente in cammino si imbatte prima o poi in questi lati di sé. È inevitabile.

Molte volte questo scoraggia il discepolo che vede il suo percorso peggiorare e complicarsi nel ginepraio di tali strati della coscienza.
Tuttavia i Grandi Maestri, tramite le parole di Ermete Trismegisto, ci hanno donato uno strumento essenziale per portare avanti con sicura determinazione e Fede il Lavoro su noi stessi.
Questo strumento è la Conoscenza racchiusa nel Principio di Corrispondenza. Un Faro nella notte.

Il Principio può essere studiato e conosciuto mentalmente tramite la lettura o l’ascolto dell’ insegnamento di un Maestro o di un Insegnante Spirituale.
Tuttavia esso è Conosciuto per davvero solamente quando lo si raggiunge individualmente con l’intuizione.
Solo la grande Porta dell’Intuizione è veramente capace di far discendere in noi la Sostanza di questo Principio per poterne fare esperienza.
L’Intuizione è un processo che accade in un piano mentale superiore, a cui si può accedere dopo una vera e propria purificazione del proprio corpo mentale attraverso un lavoro di autosservazione e guarigione psicoemozionale (quest’ultima attraverso la meditazione ma anche tramite la psicoterapia).

Tramite la Conoscenza di questo Principio i Maestri ci comunicano con amorevole certezza che il nostro Piombo corrisponde al nostro Oro; alla nostra personalità traumatizzata e paurosa corrisponde la nostra Anima Integrata nei suoi Talenti e nella Fede.
Una volta conosciuto ed integrato tale profondo insegnamento comprenderemo che:

-la nostra Ombra è la nostra Luce,
-il nostri Demoni sono i nostri Angeli,
-la nostra Personalità è la nostra Anima

nel Piano di Corrispondenza Superiore!

Alcuni semplici esempi spiegheranno meglio questo passaggio:

Una personalità molto egoista fa esperienza di cosa significhi pensare solo a se stessi, occupandosi solo del proprio orticello senza guardare in faccia niente e nessuno.
Questa persona è in realtà un’anima che sarà molto abile e preparata per mettersi al servizio degli altri, con grande altruismo, per insegnare loro a costruire la propria individualità, che necessita di una dose di egoismo per essere costruita.
Una personalità molto buia e oscura, afflitta da molti demoni interiori come cinismo, nichilismo, crudeltà e cattiveria, è così solo perché ferita nel profondo da molto dolore emozionale che, una volta trasformato, verrà “riutilizzato” nella stessa misura e qualità sotto forma d’amore e apertura verso il prossimo.
Una persona molto possessiva e gelosa nei confronti del partner potrà trasformare quella possessività in amore vero e incondizionato, lasciando il partner libero di essere, fare e gestire la propria vita come meglio crede.

Quindi qualsiasi nostra ombra, difficoltà o limite è un talento o una risorsa nel piano di coscienza superiore corrispondente.
Il Segreto che ci viene svelato da questo Principio non risiede solo nel comprendere la Corrispondenza dei Piani di coscienza, ma anche e soprattutto la Corrispondenza dell’ intensità vibratoria ed energetica di quei Piani di coscienza! 
Il talento si esprimerà con la stessa forza ed intensità con cui si esprimeva, prima, il nostro limite.

Nulla è veramente “negativo” e tutto è utile. È infatti necessario sperimentare l’oscurità, la negazione, l’egoismo e la separazione per poter fare sbocciare nel nostro cuore i talenti dell’Anima come la Luminosità, l’Accoglienza, l’Amore vero, l’Unità con gli altri e con il Divino.
Il Potere a cui è affidata la trasformazione della nostra coscienza inferiore è il Potere dell’Amore a cui possiamo accedere tramite il Ricordo di noi stessi: accade coltivando quotidianamente uno stato di Presenza, amorevolezza e una sempre maggiore conoscenza di sé.
A questo servono gli insegnamenti pratici del Lavoro su di sé: sviluppare Presenza ed Amorevolezza nella nostra vita.

Alla personalità corrisponde un’Anima luminosa che la determina nelle sue forme materiali, emozionali e mentali. Possiamo dunque dire che la forma della nostra personalità è, grossolanamente, l’ombra della nostra Anima. 
L’energia contenuta nei nostri démoni e nelle nostre meccanicità va conosciuta ed incanalata attraverso la Presenza e l’Amorevolezza per nutrire le nostre qualità luminose, affinché siano al servizio della Volontà, dell’Amore e dell’Intelligenza Divine.

La vera differenza sta nell’Amore che nutriamo nel cuore verso tutto ciò di cui facciamo esperienza.

Come in alto così in basso, e come in basso così in alto“.

Questo è il Lavoro su di sé tramite l’autentica meditazione: lasciare che il Divino compia in noi la trasformazione necessaria.

Da carbone a diamante.